Nuove competenze e formazione specifica per i meccanici di domani

La mobilità sostenibile entra in officina

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In un momento storico che vede sempre più protagonista il tema dell’energia sostenibile, la rivoluzione green che sta investendo negli ultimi anni il mondo dei trasporti e della mobilità assume quanto mai un’importanza centrale.

La tanto chiacchierata transizione ecologica, che porterà nel 2035 al divieto di vendita in Italia di veicoli a combustione fossile, è già iniziata e negli ultimi anni si sta intensificando nonostante, ad oggi, il settore full electric a due e quattro ruote si debba ancora considerare di nicchia.

L’evoluzione del settore però è sotto gli occhi di tutti: i grandi brand automobilistici internazionali stanno più o meno tutti introducendo modelli ibridi e/o elettrici nelle proprie produzioni di serie e nuove figure specializzate esclusivamente nella green mobility si affacciano sempre più frequentemente sul mercato, soprattutto nel settore della micro-mobilità e delle due ruote.
L’introduzione dei cosiddetti eco-bonus statali ha dato certamente una scossa importante alle vendite di settore, incentivando l’acquisto di veicoli elettrici con sconti cospicui. Soprattutto nel settore motociclistico, che sta beneficiando di incentivi più efficienti rispetto alle automobili, il cui mercato elettrico è più altalenante.

La crescita della domanda di veicoli elettrici va di pari passo con la maggiore consapevolezza che la gente ha dei vantaggi che comporta possedere un mezzo a zero emissioni. Vantaggi “ambientali”, certamente, ma anche economici, considerando i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria molto più bassi rispetto ai veicoli a combustione e i ridotti costi di ricarica delle batterie. Poi ci sono i vantaggi amministrativi, come l’esenzione dal bollo per 5 anni, il libero accesso a zone a traffico limitato, l’eco-bonus. Senza dimenticare la nascita di polizze assicurative specifiche per auto elettriche e ibride, come quelle recentemente introdotte da Zurich (ne parla Filippo Vendrame sul portale “HDmotori.it). D’altro canto, le criticità esistono e sono ancora un freno all’acquisto (in primis i prezzi alti dei listini e le autonomie di carica ancora troppo limitate) ma la rivoluzione non si ferma.

Lo dimostra anche il fatto che, con la mobilità elettrica in ascesa, si stanno evolvendo in parallelo alcuni servizi primari che ruotano intorno al mondo dei motori, in particolare il settore delle autoriparazioni. Nelle officine meccaniche i clienti “elettrici” sono sempre più in aumento, la virata del mercato sulle nuove propulsioni comincia ad avvertirsi anche in queste attività ed è quindi diventato necessario formare i meccanici con nuove competenze.

Nicodemo Angì racconta infatti, su “Inforicambi.it”, come la CNA Livorno, ad esempio, stia già organizzando specifici corsi di formazione per chi deve fare manutenzione ad auto elettriche ed ibride. Le nuove competenze da acquisire, come spiega Paolo Bonelli, presidente dei Meccatronici di CNA Livorno “non riguardano soltanto i motori elettrici, totalmente diversi da quelli a combustione, ma sono anche di carattere informatico per intervenire sui sistemi a bordo delle auto. I motori elettrici ed ibridi hanno anche aspetti di rischio di intervento diversi che è necessario conoscere. Il settore dell’autoriparazione è molto ampio - comprende infatti meccanici, carrozzieri, gommisti, installatori, allestitori e impiantisti - e i suoi lavoratori stanno prendendo atto del cambio di passo che l’Italia affronterà a seguito della transizione ecologica.

La transizione verso una mobilità più sostenibile passa anche da qui. Dalla necessità da parte di chi lavora nel settore automotive di gestire il cambiamento in atto invece di subirlo. Farsi trovare pronti è una questione soprattutto di volontà.

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